Un traguardo importante
Cari amici del vino del Canton Ticino,
quest’anno Cantine Aperte festeggia un traguardo importante: 25 edizioni di incontri, scoperte e passione condivisa.
Un quarto di secolo fa abbiamo aperto per la prima volta le porte delle nostre cantine, con l’idea semplice ma forte di avvicinare il pubblico al lavoro, alla cura e all’identità che si celano dietro ogni bottiglia. Da allora, l’interesse è cresciuto, così come la qualità dei nostri vini e l’impegno dei nostri produttori.
Cantine Aperte è una delle manifestazioni di successo promosse da Ticinowine per valorizzare il nostro territorio e il lavoro delle aziende vitivinicole.
Un evento che, anno dopo anno, ha saputo creare un legame diretto tra produttori e visitatori, contribuendo a far conoscere il vino del Canton Ticino in modo autentico e accessibile.
Il settore vitivinicolo, oggi sempre più orientato alla sostenibilità, non può e non deve essere racchiuso unicamente nella parola “alcol”, né penalizzato da restrizioni generalizzate. Il vino è anche economia locale, tutela del paesaggio, turismo e cultura tramandata da generazioni. È il risultato concreto di un lavoro radicato nel territorio, nella tradizione e nell’innovazione — e merita di essere riconosciuto e rispettato per tutto ciò che rappresenta.
Se consumato con equilibrio e consapevolezza, il vino può far parte di uno stile di vita sano e conviviale. Ma soprattutto, il vino è incontro, piacere del cibo e socialità — elementi che contribuiscono al benessere complessivo delle persone.
Un mondo senza vino sarebbe semplicemente impensabile.
Per celebrare al meglio questo anniversario, l’edizione 2025 si articola su due weekend: il 17 e 18 maggio per le cantine del Sopraceneri, e il 24 e 25 maggio per quelle del Sottoceneri. Un’occasione unica per scoprire territori diversi, incontrare i vignaioli e vivere l’esperienza del vino là dove nasce.
Sul sito rinnovato ticinowine.ch si trovano tutte le informazioni utili per organizzare nei dettagli la vostra visita: cantine aderenti, orari, attività accessorie.
Vi aspettiamo con piacere, pronti a condividere il frutto del nostro lavoro e la nostra passione per il Canton Ticino vitivinicolo.
Un traguardo importante
Cari amici del vino del Canton Ticino,
quest’anno Cantine Aperte festeggia un traguardo importante: 25 edizioni di incontri, scoperte e passione condivisa.
Un quarto di secolo fa abbiamo aperto per la prima volta le porte delle nostre cantine, con l’idea semplice ma forte di avvicinare il pubblico al lavoro, alla cura e all’identità che si celano dietro ogni bottiglia. Da allora, l’interesse è cresciuto, così come la qualità dei nostri vini e l’impegno dei nostri produttori.
Cantine Aperte è una delle manifestazioni di successo promosse da Ticinowine per valorizzare il nostro territorio e il lavoro delle aziende vitivinicole.
Un evento che, anno dopo anno, ha saputo creare un legame diretto tra produttori e visitatori, contribuendo a far conoscere il vino del Canton Ticino in modo autentico e accessibile.
Il settore vitivinicolo, oggi sempre più orientato alla sostenibilità, non può e non deve essere racchiuso unicamente nella parola “alcol”, né penalizzato da restrizioni generalizzate. Il vino è anche economia locale, tutela del paesaggio, turismo e cultura tramandata da generazioni. È il risultato concreto di un lavoro radicato nel territorio, nella tradizione e nell’innovazione — e merita di essere riconosciuto e rispettato per tutto ciò che rappresenta.
Se consumato con equilibrio e consapevolezza, il vino può far parte di uno stile di vita sano e conviviale. Ma soprattutto, il vino è incontro, piacere del cibo e socialità — elementi che contribuiscono al benessere complessivo delle persone.
Un mondo senza vino sarebbe semplicemente impensabile.
Per celebrare al meglio questo anniversario, l’edizione 2025 si articola su due weekend: il 17 e 18 maggio per le cantine del Sopraceneri, e il 24 e 25 maggio per quelle del Sottoceneri. Un’occasione unica per scoprire territori diversi, incontrare i vignaioli e vivere l’esperienza del vino là dove nasce.
Sul sito rinnovato ticinowine.ch si trovano tutte le informazioni utili per organizzare nei dettagli la vostra visita: cantine aderenti, orari, attività accessorie.
Vi aspettiamo con piacere, pronti a condividere il frutto del nostro lavoro e la nostra passione per il Canton Ticino vitivinicolo.
Un traguardo importante
Cari amici del vino del Canton Ticino,
quest’anno Cantine Aperte festeggia un traguardo importante: 25 edizioni di incontri, scoperte e passione condivisa.
Un quarto di secolo fa abbiamo aperto per la prima volta le porte delle nostre cantine, con l’idea semplice ma forte di avvicinare il pubblico al lavoro, alla cura e all’identità che si celano dietro ogni bottiglia. Da allora, l’interesse è cresciuto, così come la qualità dei nostri vini e l’impegno dei nostri produttori.
Cantine Aperte è una delle manifestazioni di successo promosse da Ticinowine per valorizzare il nostro territorio e il lavoro delle aziende vitivinicole.
Un evento che, anno dopo anno, ha saputo creare un legame diretto tra produttori e visitatori, contribuendo a far conoscere il vino del Canton Ticino in modo autentico e accessibile.
Il settore vitivinicolo, oggi sempre più orientato alla sostenibilità, non può e non deve essere racchiuso unicamente nella parola “alcol”, né penalizzato da restrizioni generalizzate. Il vino è anche economia locale, tutela del paesaggio, turismo e cultura tramandata da generazioni. È il risultato concreto di un lavoro radicato nel territorio, nella tradizione e nell’innovazione — e merita di essere riconosciuto e rispettato per tutto ciò che rappresenta.
Se consumato con equilibrio e consapevolezza, il vino può far parte di uno stile di vita sano e conviviale. Ma soprattutto, il vino è incontro, piacere del cibo e socialità — elementi che contribuiscono al benessere complessivo delle persone.
Un mondo senza vino sarebbe semplicemente impensabile.
Per celebrare al meglio questo anniversario, l’edizione 2025 si articola su due weekend: il 17 e 18 maggio per le cantine del Sopraceneri, e il 24 e 25 maggio per quelle del Sottoceneri. Un’occasione unica per scoprire territori diversi, incontrare i vignaioli e vivere l’esperienza del vino là dove nasce.
Sul sito rinnovato ticinowine.ch si trovano tutte le informazioni utili per organizzare nei dettagli la vostra visita: cantine aderenti, orari, attività accessorie.
Vi aspettiamo con piacere, pronti a condividere il frutto del nostro lavoro e la nostra passione per il Canton Ticino vitivinicolo.
Veni Vidi Vino… Benvenuti in Ticino!
Carlos Leal, cantante e attore
Padrino di Cantine Aperte 2025
A parte la sensualità delle sue curve, lo splendore dei suoi colori e il potere ipnotico del suo odore, il vino è un simbolo.
Un simbolo che rappresenta la voglia di vivere, ma soprattutto la voglia di “godersi” la vita.
Una cosa è certa, quando decidiamo di bere un buon bicchiere di vino, è perché, nel momento di un aperitivo o di un pasto, ci concediamo di vivere un momento piacevole. Ciò di questi tempi è raro.
È un po’ come fare un bagno caldo in pieno inverno, dopo una lunga e stressante giornata di lavoro. Quindi sarete voi a confermare che: la ciliegina sulla torta, o meglio “l’uva” sulla torta, è proprio fare un bagno caldo CON un bel bicchiere di vino.
È un lusso che oggigiorno tutti possono permettersi, indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza.
Mio padre era un operaio, un uomo semplice. Ricordo molto bene la gioia nei suoi occhi quando, per il suo compleanno, tirava fuori con orgoglio una bottiglia di vino bianco della Galizia, sua terra natale, un lusso accessibile per il modesto lavoratore che era.
E poi il vino diverte, il vino è una Musa.
Il “Bacco” di Caravaggio, “La colazione dei canottieri” di Auguste Renoir, l’annata nel film “Ratatouille” o il vino color sangue deliziosamente assaporato da Annibale Lector ne “Il silenzio degli innocenti”.
Il “grappolo degli Dei” è sempre stato presente nell’Arte e nell’immaginario collettivo. Del resto, detto tra noi, ditemi com’è che Gesù ha voluto trasformare l’acqua in vino? Qual era la sua intenzione? Ahaa! Penso che sapesse molto bene quello che stava facendo.
Immaginate quindi di bere un delizioso vino ticinese, di questa regione ricca di splendori e cultura… Come non lasciarsi ispirare dai meravigliosi paesaggi che ci offre la Svizzera italiana e dai favolosi vini che vi vengono prodotti?
La vera Dolce vita, Sig.Fellini é QUI: una cucina dai profumi mediterranei, i vitigni dal carattere unico e una pace che solo il nostro piccolo Paese, la Svizzera, può offrire.
E allora, signore e signori, per scoprire insieme questa ricchezza vinicola ticinese, vi ricordo il mio adagio: Veni, Vidi, Vino, benvenuti in TICINOOO! Grazie e Salute!
Veni Vidi Vino…
Benvenuti in Ticino!
Carlos Leal, cantante e attore
Padrino di Cantine Aperte 2025
A parte la sensualità delle sue curve, lo splendore dei suoi colori e il potere ipnotico del suo odore, il vino è un simbolo.
Un simbolo che rappresenta la voglia di vivere, ma soprattutto la voglia di “godersi” la vita.
Una cosa è certa, quando decidiamo di bere un buon bicchiere di vino, è perché, nel momento di un aperitivo o di un pasto, ci concediamo di vivere un momento piacevole. Ciò di questi tempi è raro.
È un po’ come fare un bagno caldo in pieno inverno, dopo una lunga e stressante giornata di lavoro. Quindi sarete voi a confermare che: la ciliegina sulla torta, o meglio “l’uva” sulla torta, è proprio fare un bagno caldo CON un bel bicchiere di vino.
È un lusso che oggigiorno tutti possono permettersi, indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza.
Mio padre era un operaio, un uomo semplice. Ricordo molto bene la gioia nei suoi occhi quando, per il suo compleanno, tirava fuori con orgoglio una bottiglia di vino bianco della Galizia, sua terra natale, un lusso accessibile per il modesto lavoratore che era.
E poi il vino diverte, il vino è una Musa.
Il “Bacco” di Caravaggio, “La colazione dei canottieri” di Auguste Renoir, l’annata nel film “Ratatouille” o il vino color sangue deliziosamente assaporato da Annibale Lector ne “Il silenzio degli innocenti”.
Il “grappolo degli Dei” è sempre stato presente nell’Arte e nell’immaginario collettivo. Del resto, detto tra noi, ditemi com’è che Gesù ha voluto trasformare l’acqua in vino? Qual era la sua intenzione? Ahaa! Penso che sapesse molto bene quello che stava facendo.
Immaginate quindi di bere un delizioso vino ticinese, di questa regione ricca di splendori e cultura… Come non lasciarsi ispirare dai meravigliosi paesaggi che ci offre la Svizzera italiana e dai favolosi vini che vi vengono prodotti?
La vera Dolce vita, Sig.Fellini é QUI: una cucina dai profumi mediterranei, i vitigni dal carattere unico e una pace che solo il nostro piccolo Paese, la Svizzera, può offrire.
E allora, signore e signori, per scoprire insieme questa ricchezza vinicola ticinese, vi ricordo il mio adagio:
Veni, Vidi, Vino, benvenuti in TICINOOO! Grazie e Salute!